lunedì 26 maggio 2008

TIMBALLETTI DI SPAGHETTI ALLA NORMA


Adoro preparare dolci perche' si puo' dare spazio alla fantasia e alla creativita' ma altrettanto versatile e' il mondo vegetale!
I colori aiutano tantissimo e il modo diverso di proporle fanno di loro una pietanza sempre diversa e con i giusti accostamenti possono rendere un piatto speciale o addirittura unico.
Vorrei parlare di un ortaggio in particolare: le melanzane.

Se dico melanzane e Sicilia la prima cosa che viene in mente e' sicuramente la pasta alla Norma, nome dato da Nino Martoglio, commediografo catanese, rifacendosi all' opera di Vinceno Bellini per indicarne la suprema bonta'!

E se avete voglia di proporre questo piatto gustoso e sicuramente estivo, ma volete prepararlo in largo anticipo o proporlo in un buffet in giardino ecco quale soluzione scegliere!
Sapori semplici che sicuramente stupiranno i vostri ospiti senza andare a ricercare ingredienti sofisticati.


LE REGOLE FONDAMENTALI PER UNA VERA "PASTA ALLA NORMA" cosi' come la faceva mia nonna...

Scegliere le melanzane turche, quele con forma
affusolata.
Tagliarle per la loro lunghezza e lasciarle per almeno 2 ore in acqua e sale.
Strizzarle e friggere in abbondante olio d'oliva SENZA INFARINARLE.
Lasciarle asciugare su carta assorbente.

Preparare la salsa di pomodoro SENZA SOFFRITTO.
Mettere la passata di pomodoro o pomodori spellati e schiacciati con la forchetta in una grossa padella; unire qualche spicchio d'aglio, abbondante basilico, sale.
Aggiungere un bicchiere d'acqua, mettere un coperchio e cuocere per piu' di un ora a fiamma bassa. Quando la salsa sara' ben asciugata aggiungere un cucchiai di olio d'oliva e proseguire la cotture per almeno 10 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere abbondante basilico fresco.
Condire la pasta, preferibilmente maccheroni o spaghetti, coprire nel piatto con le fette di melanzane e abbondante ricotta salata, stagionata ma non troppo.


TIMBALLETTI DI SPAGHETTI ALLA NORMA




Ho foderato piccoli stampi di carta alluminio con le fette di melanzane;

Ho riempito l'interno con spgli spaghetti conditi (vermicelli o spaghetti grossi cotti molto al dente);

Ho impacchettato con le melanzane che uscivano fuori dallo stampo;



Ho sformato su una lastra da forno ed ho riscaldato i timballetti in forno prima di servire.


sabato 24 maggio 2008

LA COLAZIONE DI UN CATANESE

A Catania la parola " Bar " racchiude in se diversi significati: pasticceria, caffetteria, gelateria, forno e rosticceria!
Non è esagerato descriverlo in questa maniera considerando che, in diverse parti d'italia, il bar è preposto soltanto al ristoro con bibite, caffè e pezzi da colazione.
Da qualche tempo hanno preso piede le sole "gelaterie", solitamente collocate in località turistiche di mare o le semplici pizzerie d'asporto con la classica vetrina addobbata con arancini, rustici e pizza al taglio; In ogni caso, il bar rimane sempre la meta di ogni catanese che ad ogni ora della giornata...colazione, pranzo o cena, vi si rifugia per appagare la propria fame o per consumare un pasto veloce e sfizioso.
Io sono una di queste ed è buffo quando vedo molta gente... solitamente liberi professionisti con la loro valigetta in mano e con gli occhi fissi sull'orologio, mentre addentano la loro oleosa cipollina che scola da tutte le parti, magari sul loro vestito all'ultimo grido, non curandosi di chi sta loro intorno e di chi, guardando perplesso, si chiede come si possa mangiare una sfoglia ripiena di cipolla fritta alle 10 del mattino.

Dopo questa premessa vorrei parlarvi della colazione di un tipico Catanese.
Il Catanese ha gusti ed abitudini un pò strane!
L' inverno, che rappresenta il letargo, è un pò monotono: colazione al bar vicino al posto di lavoro con cornetto e cappuccino; a volte spazia accostando alla sua tazzona di latte e caffè un bell' IRIS alla crema o un bel PANZEROTTO ripieno! per lui cosette banali.. tutto dipende se ha voglia di 400 kc in un'unica botta o se vuole fare il pieno con 1200 kc per essere sprint tutta la giornata!
Cosa sono gli Iris? semplici bombe ripiene di crema e fritte! I Panzerotti? Vi spiegherò dopo.
Se per qualsiasi motivo la colazione viene rimandata ad un orario che si avvicina all'ora di pranzo tutto cambia: la scelta cade su uno squisito arancino, una cartocciata o, come detto prima, una sfoglia con cipolla fritta.

D' estate è tutto diverso: il cappuccino viene sostituito da una gigantesca granita nei gusti mandorla e gelsi, mandorla e caffe', mandorla e cioccolato... e d il cornetto ad una famosissima brioche con il tuppo, rigorosamente calda dal colore interno giallo canarino, immersa e affogata a pezzi dentro la granita!

Niente di strano vedere l'avvocato mangiare a pranzo la sua granitina al volo prima dell'udienza... sempre lui, quello che alle 10 del mattino aveva mangiato la cipollina!


PANZEROTTI CATANESI




Il panzerotto catanese e' un pezzo da colazione sempre presente in tutti i bar e forni della zona.
Il suo profumo appena sfornato e' indescrivibile, inconfondibile!
L' odore pizzicante di ammoniaca e' tipico, tanto che il catanese a spasso per le vie della città esclama senza dubbio alcuno:
- "Che profumo di panzerotti !"

Un guscio tenero che, sciogliendosi quasi in bocca, racchiude un cuore di morbidissima e vellutata crema.
Un gusto equilibrato, un biscotto non pesante dovuto al fatto che questa frolla non "frolla" non contiene uova, quindi non risulta biscottata: se fosse fatto con la classica pasta frolla sarebbe impossibile mangiarne uno intero.

La crema all'interno e' quella gia' descritta senza uova.
Non potrebbe essere altrimenti visto che deve mantenere durante la cottura una certa consistenza ed il colore bianco candido.


INGREDIENTI
(per circa 12 panzerotti)

500 gr. di farina 00
175 gr. di zucchero
125 ml di latte
100 gr. di burro
100 gr. di strutto
mezzo cucchiaino di ammoniaca
vaniglia
scorza grattuggiata di 1 limone

crema senza uova ( mezza dose )
*La crema al cioccolato va aromatizzata con cannella e scorza di arancia.

PROCEDIMENTO

Mettere la farina a fontana e aggiungere lo zucchero il burro e lo strutto tagliati a pezzetti, l'ammoniaca, la vaniglia, la scorza grattuggiata di limone.
Impastare tutto rapidamente e far riposare in frigo per circa 1 ora.
Stirare l'impasto con un altezza di circa 1/2 cm e ricavarne 12 dischi con un taglia pasta rotondo di circa 7 cm di diametro e 12 con un taglia pasta di 9 cm (in alternativa potete usare un bicchiere ed una taza).
Posizionare sul disco piu' piccolo 2 cucchiai di crema in modo da formare una montagnetta e senza preoccuparvi che il ripieno possa fuoriuscire.





Adagiare sopra la crema il disco di pasta piu' grande aiutandovi con le mani per far uscire l'aria.
Con il taglia pasta piu piccolo saldate i bordi dei 2 dischi senza usare latte o uovo per saldarli tra di loro.




Formare delle palline con l'impasto, che metterete sui panzerotti ripieni di crema bianca per distinguerli da quelli al cioccolato.
Posizionare i panzerotti sulla lastra rivestita di carta forno ben distanziati (magari infornare in 2 volte) e cuocere a 180' C' per circa 10 minuti.





La superficie non dovra' essere spennellata con latte o uovo: i veri panzerotti sono molto bianchi e spolverati di zucchero a velo.
La crema dentro rimarra' molto fluida anche dopo la cottura ma sara' abbastanza consistente da non uscire fuori in forno.

giovedì 22 maggio 2008

MARGHERITINE ALLA CANNELLA

Qualche giorno fa' guardavo la mia ciotolina con dentro la crema di burro avanzata dall'ultima torta preparata e riposta dentro il congelatore cosi' come mi era stato consigliato.
Ero certa che in settimana avrei sfornato dei cupcakes dando sfogo alla fantasia ed al colore, l'idea era gia' fissata nella mente quando mi resi conto che... la quantita' non consentiva grandi cose e che il tempo e gl' impegni settimanali non mi avrebbero permesso di concretizzarla.




Apro l'ultimo cassetto della cucina, si sempre quello... il cassetto dove va' a finire sempre l'immagginabile, io lo chiamo il limbo, e comincio a sfogliare quei ricettari di poco conto comprati sulle bancarelle o trovati come allegati a qualche rivista.
Trovo delle fotocopie fatte circa 15 anni fa' con ricette di piccola pasticceria.
Una mia amica aveva speso non so quanti soldi per finire quell'enciclopedia di una nota casa editrice ed io furbamente e forse con la faccia tosta correlata' all'eta' dell'epoca, fotocopiai spudoratamente cio' che ritenni piu' interessante.

Dentro il congelatore alla fine avevo burro e zucchero "montato" e visto che non esistono biscottini piu' buoni di quelli fatti con frolla montata...ho avuto un illuminazione!
Tiro fuori questa fotocopia... guardo gli ingredienti, noto che il rapporto di burro e zucchero e' sempre di 2:1... cosi' come nella mia crema di burro!
Non rimaneva che provare, del resto occorrevano pochi minuti.. il resto lo avrebbe fatto il forno!

MARGHERITINE ALLA CANNELLA

ingredienti:
200 gr. di farina 00
150 gr. di burro*
75 gr. di burro*
1 tuorlo
vaniglia
un cucchiaio di cannella

* Ho sostituito le quantita' di zucchero e burro con 225 gr. di crema di burro.

procedimento:
Imburrare ed infarinare la placca da forno(io uso sempre rivestimento in carta forno).
Setacciare la farina con la cannella e la vaniglia sulla spianatoia e disporle a fontana
mettere al centro il burro a pezzetti, zucchero ed il tuorlo.
Lavorare velocemente con i polpastrelli e formare le margherite con un apposita tasca da pasticceria con bocchetta dentellata.
Cuocere i biscotti per circa 10-12 minuti a 180' C.


Io le ho fatte di proposito molto piccole e ho messo su ognuna una goccia di cioccolato fondente.
Ottime con il tè... magari aromatizzato alla vaniglia.

domenica 18 maggio 2008

I SOGNI SON DESIDERI...

Ma basta metterci impegno per realizzarli: questo non finiro' mai di dirlo!
Perche' dover scegliere tra fare il medico o la pasticcera?si possono fare benissimo entrambe le cose soprattutto se la passione e' cosi' forte da spingerti a dare il massimo pur facendo l'autodidatta!




Questa torta e' stata prepararata per il battesimo di una bimba la cui madre aveva specificatamente chiesto che la torta dovesse dare l'idea di una bomboniera.

Facendo una ricerca e guardando diversi modelli di torte eseguite dalle grandi in questo settore mi sono soffermata sul "cuscino" di Marialetizia.
Apparentemente una torta semplice da eseguire, linee di panna su una superficie bianco candido, roselline in contrasto eseguite con l'apposito beccuccio per sac a posc e richiamo in tono di nastri e pizzi.
Questa torta mi ha colpito nel compleso per la sua semplicita' ma, nello stesso tempo, per la cura dei dettagli che avrebbe richiesto particolare attenzione stando attenti a non renderla pacchiana o cadendo nell'errore di minimizzarla troppo rendendola banale .

Cosi ho deciso di personalizzarla cominciando dalle roselline che ho completamente fatto a mano con del fondente di zucchero e utilizzando 2 sfumature di colore diverso, facendole in una sola tinta sarebbero sembrate le classiche rose di zucchero comprate gia' pronte nei rivenditori di dolciumi!




Ho escluso la panna, e' ho coperto con del fondente bianco: qui nasceva il problema della copertura in crema di burro, non apprezzata nel gusto da molti.
Penso che la qualita' di questa crema dipenda dagli ingredienti utilizzati e dalla sua lavorazione, per questo ringrazio Beatrice per avermi dato tutte le dritte sul caso.

I reticolato con crema di burro: questa cosa mi ha stressata parecchio perche' non la sacca a posch non sono una cima ed il pensiero che tutto doveva essere "perfetto" mi faceva venire in anticipo strani tremori alle mani, figuriamoci come stavo il giorno in cui dovevo segnare la superficie della torta!





Ringrazio la mitica MARIALETIZIA di Tortalandia... e' stata squisitissima nello spiegarmi nozioni elementari su come impugnare la sac a posch... grazie a lei il danno e' stato molto limitato.

Ed in fine la scenografia: questa sarebbe saltata subito agli occhi!



La scelta di un pizzo non eccessivo, il colore del nastro in pandance con le rose e poi... i "fiocchi".
Adesso capisco mia madre quando diceva:
"impara l'arte e mettila da parte..."
Fino a questo momento non avrei mai potuto immaginare che per fare una torta occorresse conoscere nozioni base di taglio e cucito!

CONDIVIDERE UNA PASSIONE

Qualche giorno fa' ho lanciato scherzosamente un iniziativa sul forum di cucina che frequento e che e' stata accolta e sostenuta con molto entusiasmo.

Sembrava impossibile riuscire a coinciliare giornate e tempi di persone cosi' lontane ma ancora una volta ho ricevuto una conferma: basta metterci passione nelle cose e un po' di impegno e qualsiasi cosa anche quella apparentemente impossibile puo' dare i suoi frutti!

Cosi' eccoci tutte riunite di domenica mattina... assonnate e organizzate, chi appena alzata... chi ancora con la tazza di caffe' in mano, chi ha ben pianificato la sua giornata anticipando o posticipando impegni familiari... ma siamo tutte presenti, pronte a confrontarci e con lo spirito giusto di chi ha voglia di passare una domenica mattina in compagnia e di chi vuole condividere insieme ad amiche una forte passione!

Confesso che quest'esperienza e' stata un pretesto per conoscerci un po' meglio poiche', nonostante tutto sia svolto e risolto in poche ore, i discorsi che hanno preceduto questa giornata ci hanno dato l'opportunita' di conoscerci meglio e di scoprire delle personalita', che si sa.. in questi contesti, tendono a mescolarsi alla massa senza poter emergere: per me e' stata una piacevole sorpresa!
La prima cosa che abbiamo fatto e' stata decidere in cosa cimentarci, ma una cosa era scontata: sicuramente un lievitato e certamente Paoletta come direttrice dei lavori!
Molto spontaneamente Tina e' diventata la cordinatrice, cosa che a lei riesce in maniera molto naturale e da noi naturalmente accettata per il suo garbo e per il modo di porsi: e' una persona eccezionale!

ESPERIMENTO INTERATTIVO: I BAGELS



Questi sono i miei.
Prima volta che mi cimento in questa preparazione; non ne avevo mai sentito parlare.
Gli ingredienti e l'esecuzione mi hanno incuriosita molto in particolare la presenza dell'albume nell'impasto e la bollitura prima della cottura in forno.
Sono magnifici! Buonissimi, morbidi ma con un involucro quasi "gommoso" fuori che li rende speciali.
Rimando a Paoletta per gli ingredienti ed il procedimento e la rigrazio per aver condiviso con noi questa meravigliosa ricetta di FATA TURCHINA.



Scopo dell'esperimento era quello di eseguire una stessa elaborazione usando gli stessi ingredienti e gli stessi tempi, confrontare le immagini di ogni fase e discutere sul risultato finale.
Personalmente e' stata una conferma del fatto che molto spesso il risultato di una ricetta seguita alla lettera nella pesatura degli ingredienti puo' dare differenti risultati per motivi diversi che riguardano la tecnica dell'esecuzione, per un grammo in piu' di lievito o altro.
Ringrazio davvero tutte per il raggiungimento di questo obiettivo e per la piacevole mattinata passata insieme!

lunedì 12 maggio 2008

IL MEME DEI SEI PIACERI...

Visto che non riesco mai per questioni di tempo a rispettare certe regoline, stavolta mi sono imposta di ritagliare qualche minuto per ricambiare la gentilezza alle amichette che mi hanno nominata!
Possa servire a farmi conoscere un po' meglio e mi scuso con tutte se non sono molto brava nel ricambiare premi o ad esporre quelli che mi avete assegnato ma credetemi, ne sono onorata e vorrei tanto riassegnarli a molte di voi per cui nutro un infinita stima!
Prima o poi...

Ringrazio Paoletta, Laura, Precisina e Grazia per avermi passato questo meme.


REGOLE DEL GIOCO

1. Indicare il blog che vi ha nominato con annesso link
2. Descrivere le regole di svolgimento
3. Scrivere 6 cose che amiamo fare
4. Nominare altri 6 blog tramite i quali dovrebbe proseguire il meme
5. Lasciare un commento su tutti e 6 i blog appena citati


1.
mi piace: in amicizia non condizionare gli altri e non essere condizionata, ;

2. mi piace: la trasparenza delle persone e la semplicita' delle cose;

3. mi piace: il colore arancio e le sue diverse tonalita' fino ad arrivare al rosso;

4. mi piace: la gente che ha intelligenza emotiva e sa capire quando aprire bocca ( chiamasi quoziente intellettivo);

5. mi piace: l'umilta' di chi non vanta i propri beni ed il proprio sapere... chi veramente vale non ne ha bisogno!;

6: mi piace: mangiare la pasta asciutta e in particolare spaghetti aglio,olio e peperoncino e tutte le spezie dal sapore forte che si usano in cucina;

Passo il meme a:

Elis

blunotte

rob81

alessia

giovedì 8 maggio 2008

ANCORA ROSE...


Questa volta rose soffici!
Ho provato a fare questa torta parecchie volte utilizzando sempre impasti diversi e devo dire che mai nessuna e' venuta buona quanto quest'ultima: profumatissima, soffice edal gusto equilibrato.
Naturalmente prima di buttarmi in un impresa del genere volevo essere sicura che ne valesse la pena ma come capitato in altre circostanze, Paoletta... un nome una garanzia!

L'impasto e' quello del pan brioche delle sorelle Simili da lei visto e rivisitato e da cui ho seguito attentamente e scrupolosamente ogni passaggio, trucchetto e magagna;
Un impasto che Paoletta definisce di facile realizzazione ma per una come me, che fino a qualche tempo fa' teneva in dispenza esclusivamente farina di grano duro e farina "00", e' sembrato un vero e proprio affare di stato!
Le sorelle Simili poi... mi chiedo ancora se si chiamassero cosi' perche' fossero gemelle!

Per quanto riguarda il mondo dei lievitati sono tanto ignorante quanto curiosa;
Tutto mi sembra cosi' affascinante e anche se non si deve assolutamente fare, sbircio continuamente sotto il panno il mio panetto che cresce con lo stupore di una bambina che sta assistendo ad un gioco di magia!


Pan brioche delle sorelle Simili
( versione dolce di Paoletta)
Per il lievitino
g 150 di farina*
g 90 di acqua
g 20 di lievito di birra
Impastare velocemente e fare riposare per 50 / 60 minuti fino al suo raddoppio coperto a temperatura ambiente.
Per l'impasto:
g 350 di farina*
g 50 di acqua
g 100 di burro ammorbidito a temperatura ambiente
2 uova
zucchero da g 80 a g 100 (secondo il gusto)
g 5 di sale
vanillina
buccia grattata di 1 arancia o 1 limone

* Farina, 250 g manitoba e 250 g 00



Prima cosa da fare setacciare insieme la farina (250 gr. di manitoba e 250 g. "00 ).
Prelevarne 150 gr. ed impastarla con l'acqua ed il lievito per ottenere il lievitino.
Lasciare lievitare coperto per circa 50 minuti a temperatura ambiente.


Lievitino prima...



Lievitino dopo la lievitazione.



Impastare la restante farina con gli altri ingredienti velocemente e ottenere il secondo impasto.
Stendere con le mani il lievitino sul piano di lavoro, mettere al centro il secondo impasto ed impastare per almeno 15 minuti finche' i due impasti si siano completamente amalgamati e siano sparite le striature bianche.
Mettere l'impasto cosi' ottenuto in una ciotola precedentemente imburrata e far lievitare per circa 1 ora e 45 minuti.




L'impasto ottenuto dopo la lievitazione.



A questo punto stirare una sfoglia alta circa 5 mm e spalmarla con crema pasticcera, marmellata
o crema di nocciole.
Arrotolare e formare un rotolo con diametro uniforme.




Io ho usato una crema semi pasticcera preparata con un tuorlo, 100 gr. di farina, 15o gr. di zucchero, 250gr. di latte ed una noce di burro.



Tagliare a tocchetti il rotolo e posizinarli sulla teglia precedentemente imburrata ed infarinata, oppure rivestita da carta forno, con una delle 2 basi tagliate verso l'alto, ad una distanza di pochi mm (devono quasi sfiorarsi tra loro).
Coprire la teglia con un panno umido e lasciare lievitare per almeno 40 minuti.
Spennellare la superficie con l'uovo e cuocere a 200 C' per circa 30 minuti.

lunedì 5 maggio 2008

EFFETTO MONOCROMATICO




Questo e' sicuramente il colpo d'occhio che piu' preferisco!
Un solo colore ma movimento che delinea forme.
Ed ecco ogni piccolo difetto venir fuori perche' qui niente puo' essere nascosto da luce e colore.
Ringrazio Laura per avermi incuriosita e spinto a lavorare il mio primo pezzetto di cioccolato plastico, scoperta per caso ma felicissima di averla conosciuta poiche' merita tutta la mia ammirazione, vista la sua bravura, e con cui mi identifico molto per la condivisione di molte passioni!





Per il cioccolato plastico ho seguito la ricetta di Rossana
ma non avendo la macchina che serve a tirare la sfoglia ho dovuto arangiarmi e stirare tutto con l'antico mattarello.






Volevo riportare qui parte di cio' che scrive Rossanina nell'introduzione al suo corso di decorazione, considerazioni di cui tengo sempre conto , che ho avuto il piacere di leggere e che penso debbano essere considerate sempre mentre le nostre manine stanno all'opera!

DECORARE:UN PIACERE PER GLI OCCHI
" E' indubbiamente vero che il cibo per prima cosa deve colpirci la vista, poi l'olfatto rd infine il gusto: a tal proposito lo stesso piatto, se presentato con garbo ed eleganza fa molto piu' effetto di uno "sbattuto su un vassoio. Ma ho parlato di garbo ed eleganza, non di "barocco! Le decorazioni piu' d'effetto sono quelle piu' semplici, quelle "arzigolate" lasciamole ai professionisti che vogliono stupire..."

NON SEMPRE GRANDEZZA UGUALE BELLEZZA.
"Nel settore delle decorazioni il detto "altezza meta' bellezza" non sempre funziona: le decorazioni piu' interessanti sono quelle semplici ma dettagliate, seguendo la cura del particolare.
Non cercate di stupire ad ogni costo, la vera decorazione e' come l'eleganza: la migliore e' quella che passa "inosservata..."