domenica 26 aprile 2009

Princess castle cake topper


Qualche settimana fa sono stata impegnata con questo lavoro di architettura.
Faticoso l'assemblaggio, visto che ogni singolo pezzo è stato prima fatto asciugare e poi montato insieme, attaccando tutto con della glassa reale, che in questi casi funge proprio da cemento.

L'avevo promesso a Grazia, 4 anni.
La sua mamma lavora da qualche tempo con me e la bimba sta cominciando soltanto adesso ad abituarsi alla sua assenza.
Per alimentare le sue aspettative e i suoi sogni, avevamo buttato giù una storia fantastica in cui io e la sua mamma, a lavoro, stavamo costruendo un castello principesco per lei in occasione della sua festa di compleanno.
Quindi la mamma tutte le mattine usciva da casa per andare a costruire un castello insieme alla sua collega Letizia :)

Ogni sera quando Vale torna dalla sua bambina lei chiede a che punto stanno i lavori, e con questa scusa l'assenza della mamma durante le giornate pesa un po' meno.
Ogni tanto Valentina mi passa Grazia al telefono e con la sua vocina chiede:
-"Letizia e' pronto il mio castello?"
ed io...
- "Quasi finito lo stiamo costruendo! Per il tuo compleanno sarà pronto promesso!".
E' vero che ai bambini bisogna dire sempre la verità ma le sane bugie aiutano spesso a sognare e a vivere in maniera più gioioso certe situazioni: ho pregato fino alla fine Valentina di dire che il castello l'avesse fatto soltanto lei per la sua piccola... ma non mi ha dato retta!


Per questioni di tempo, decido di fare un topper e considerando che con l'ape maia non era stata un idea malvagia, propongo a Vale di portare il castello al suo pasticcere di fiducia:
Lavorando fino al giorno prima ed essendo anche io invitata al compleanno non avrei avuto il tempo di preparare anche la torta.

Destinato ad un viaggio e ad essere maneggiato da un pasticcere, la struttura doveva essere ben resistente.
Inizialmente penso a del pastigliaggio: più resistente di quello non si può!
Non avendolo mai lavorato pero' ero un titubante sulla malleabilità... avevo paura che non reggesse troppe manipolazioni, che si crepasse... e poi il pastigliaggio asciuga subito, e se al primo tentativo non riuscivo a dare la forma desiderata chissà se potevo rimescolare tutto e provare più volte senza problemi?
Cosi' decido di preparare la pasta di zucchero in casa, usando la ricetta di Rossanina che ad intuito mi sembra adatta:

PASTA DI ZUCCHERO DI ROSSANINA
Ingredienti:
30ml. acqua
gr 5 di gelatina
gr 50 di glucosio
gr 450 di zucchero a velo ben setacciato.
Mettete la gelatina a bagno nell'acqua. Una volta che la gelatina si sarà ammorbidita (nel caso della gelatina in fogli) o avrà assorbito tutto il liquido (nel caso di quella in polvere), accendete il gas sotto il pentolino ed aggiungete il glucosio e l'estratto di vaniglia.
Portate il tutto (fuoco bassissimo altrimenti la rovina è assicurata) allo stato liquido liquido (come l'acqua).
State attenti. Se il prodotto bolle dovete buttare via tutto.
Versare il liquido dentro il robot (impastatrice o quello che volete) dove già ci sarà lo zucchero a velo ben setacciato.
Lavorate, aggiungendo nel caso un po' di acqua (a un cucchiaino per volta): la ricetta è abbastanza libera, aggiustate di zucchero a velo e/o acqua in modo da ottenere una pasta più morbida di quella per le tagliatelle.

Era la prima volta che usavo questa ricetta e posso fare un paragone rispetto a quella comprata già pronta.
Come immaginavo, per la mancanza di glicerina e grassi nell'impasto, questa rispetto al panetto pronto secca prima, e' più resistente una volta asciugata, e come consigliato da Rossanina stessa bisogna mantenersi sul morbido quando la si impasta ( io ho aggiunto un altro cucchiaio e 1/2 d' acqua durante l'impasto oltre i 30 ml previsti).
Dovendola rifare più volte ho notato che aggiungendo più acqua la pasta si mantiene morbida dentro la pellicola più a lungo).
Su una cosa non sono molto daccordo:
Consiglierei di non usare amido sul piano ma zucchero a velo.
Questo permette di rimescolare tutto se sbagliate senza rendere troppo dura la pasta, evita crepe e mantiene più elastica la pasta... l'amido tende a seccarla, lo zucchero con il calore delle mani la mantiene sempre morbida e lavorabile.
Altra cosa notata è che per la sua composizione questa ricetta ha i suoi limiti:
Alcune di queste rose le ho fatte con questa pasta e ho avuto un po' di difficoltà nel rendere sottili i petali visto che si sfaldavano mentre cercavo di assottigliarli, ma e' possibile che dipenda dalla mia mancata abilità.

Tornando al castello:
Le torri sono state fatte tagliando il cilindro di cartone in cui è arrotolata la pellicola alimentare in parti uguali;
Rivestiti da carta alluminio , e poi avvolti da pasta di zucchero stirata sottilmente, sono state messe ad asciugare.
Una volta asciutte, ho rimosso il cartone interno e ho ottenuto queste 5 torri completamente vuote dentro, quindi molto leggere.
Per la punte ho usato dei coni gelato:
Ho rivestito le punte con la pasta di zucchero, fatte asciugare, eliminati i coni sotto.
(qui bisogna calcolare bene il diametro del cono, con il diametro della torre... alla fine devono essere uguali).
I coni di pasta di zucchero cosi' ottenuti sono stati spalmati di glassa reale e cosparsi di zuccherini colorati.




GLASSA REALE:
1/2 albume
100 gr di zucchero
Sbattere bene fino ad ottenere una crema soda e molto bianca.

Le torri sono state fissate con la glassa sopra una piastrina di pasta di zucchero, spessa circa 50 mm grande 25x25 cm circa, completamente asciutta.
Anche le punte, le rifiniture, le finestre e le perline sono state attaccate con la glassa reale.



Il vassoio sotto capovolto non e' una svista, ho pensato che in questa maniera non avrei rischiato che il pasticcere, nel tentativo di prenderlo con le spatole, rompesse gli angoli della piastrina!
La raccomandazione che mi era stata fatta è che il castello doveva essere carico di lustrini: le bimbe amano il pacchiano in genere.
La faccia di Grazia non riesco a descriverla!

Il pasticcere è stato bravissimo e ha ricreato un angolo magico sulla torta usando colori molto delicati e collocando tutte le principesse Disney intorno al castello.
Il mio castello magico è riuscito ad incantare pure lui, visto che alla fine, ha chiesto un mio contatto qualora in futuro capiterà ancora l'occasione di fare un lavoro a 4 mani... naturalmente adesso mi sento pienamente ripagata per il lavoro fatto :)