martedì 31 marzo 2009

Iris alla crema



L'iris e' un pezzo da colazione fritto, tipico di alcune zone della Sicilia.
Un guscio sottile di pasta brioches, reso croccante dalla sua panatura e che racchiude un abbondante ripieno di ricotta, crema bianca o al cioccolato.

A Palermo Le Iris nascono con ripieno di ricotta mentre a Catania vanno per la maggiore Gli Iris ripieni di crema bianca o al cioccolato.
Un vero peccatuccio di gola considerando che, oltre alla frittura, ognuno scoppia di crema e pesa minimo 2 etti!
Niente di sconvolgente per noi Catanesi abituati a fare una tarda colazione con un arancino, una cipollina o una cartocciata: l'iris viene spesso considerato uno spezza-fame che sta in mezzo ad un croissant e un pezzo di tavola calda, senza mai scordare che noi Catanesi siamo da sempre promotori dello street food, quindi non vi scolvolgete se, girando per la citta', vi capita di incontrare gente distinta e vestita molto elegante addentare per strada il suo iris tra le mani con la crema che fuoriesce da tutte le parti.

Sul web non si trovano molte ricette, ma se fate una piccola ricerca vedrete che la scorciatoia e' quella di acquistare dei panini a latte, svuotarli, riempirli con crema, impanarli e friggerli.
Sinceramente l'idea di friggere un panino non e' molto invitante, non lo e' per me che sono abituata all'idea, figuriamoci per chi sente parlare di questo dolce per la prima volta: il mio pensiero e' quello di volersi accontentare, facendo il pieno di calorie, con qualcosa che alla fine non e' un iris ma un panino ripieno!

Da qui nasce la voglia di provarci ed ottenere un risultato tale da potervi dire: Si, sono questi!
Comincio a cercare ma alla fine chiedo aiuto a Paoletta descrivendo l'impasto.
Lei fa' una ricerca facendomi annotare la ricetta di Alba Allotta e ricordandomi che il suo nome e' sempre una garanzia!.
Cosi' decido di provarci.
Riporto la ricetta originale e le modifiche da me apportate:

IRIS CON RICOTTA
Alba Allotta "La cucina siciliana"

ingredienti per 6 persone

500grammi farina 00
50g burro
25 g lievito di birra
4 uova
300g di ricotta
latte
zucchero semolato
pangrattato
strutto o olio evo
sale

Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il burro morbido e cominciare ad amalgamare gli ingredienti.
Unire 50 g di zucchero semolato, il lievito sbriciolato, una presa di sale, 2,5 dl di latte tiepido, versato poco per volta, mentre si continua a lavorare l'impasto.
Appena il composto sarà omogeneo, unire 1 uovo battuto ed impastare energicamente la pasta, sollevandola e sbattendola su un piano di marmo.
Rimetterla nella terrina e aggiungere 1 tazzina d'acqua, poi lavorarla ancora con forza.
Quando sarà abbastanza soffice, metterla a lievitare per 1 ora in una teglia oleata.
Trascorso questo tempo, con le mani unte d'olio dividere l'impasto in filoni, ricavarne dei dischetti di 7-8 cm e distribuire su metà di essi la ricotta condita con 80 g di zucchero semolato.
coprire con i tondini rimasti e lasciare lievitare per 30 minuti in luogo tiepido.
A questo punto, passare le iris nelle restanti uova battute con un pizzico di sale e nel pangrattato e friggerle in strutto caldo o olio.
far perdere l'unto su carta assorbente e servire tiepide.

Ho sostituito la ricotta con della crema, riempendo meta' impasto con la crema bianca e meta' con quella al cioccolato.
Ho usato 1 lit di crema senza uova ma penso vada bene una classica crema pasticcera, purché non ci sia panna o comunque una crema ben soda e che sopporti bene l'alta temperatura dell'olio.
Per la formatura ho usato questa tecnica, considerando che i nostri iris non hanno una forma appiattita e comunque per paura che sovrapponendo i 2 dischi uscisse fuori tutto il ripieno:

Stirare l'impasto e ricavare da quest'ultimo dei quadrati.


Mettere abbondante crema al centro di ogni quadrato e tirare completamente i lembi ricongiungendoli al centro in modo da intrappolare la crema tagliando la pasta in eccesso.
Girare facendo in modo che le giunture vadano sotto.
Lasciar lievitare su una teglia unta di burro per circa 30 minuti, impanare facendo un segno sulla superficie per poi distinguere gli iris bianchi da quelli al cioccolato (io ho rimosso un po' di pangrattato con il dito bagnato).


friggere in abbondante olio caldo.
Un consiglio e' quello di usare un pangrattato molto bianco per evitare che durante la cottura assuma un colorito troppo scuro.
Dopo tanti iris mangiati nella mia vita vi posso assicurare che... si sono proprio questi!


sabato 21 marzo 2009

Maia cake topper



Qualche settimana fa' mi venne a cercare Laura.
Aveva visto le mie creazioni sul blog e, coincidenza, ci siamo scoperte vicine di casa.
Da Nicola, negoziante di fiducia da cui compro i prodotti e gli attrezzi per le mie torte, era andata a cercare dei soggetti per la torta della sua bimba che da li' a poco avrebbe compiuto un anno.
Non trovando alcuna statuetta o kit, pronto da posizionare sulla sua torta che riguardasse l'ape Maia, Nicola le fece vedere il blog di Bea che conserva gelosamente, insieme al mio, tra i preferiti, e che spesso mostra alle sue clienti per far vedere cosa si può fare con i prodotti Wilton che non tutti conoscono: ricordava che li' avrebbe potuto mostrare qualcosa di accattivante!

Quando venne a cercarmi Laura mi disse:
- " Ho visto una torta bellissima con l'ape Maia, non ricordo chi fosse l'autrice ne il suo sito ma vedendo il tuo blog credo che tu saresti in grado di aiutarmi! "

Dopo una dettagliata descrizione capisco di cosa sta parlando, avvio il pc e stampo ciò che mi serve!
Mostro la foto e lei con un sorriso e 2 occhioni blu mi guarda stupìta e dice:
- "Si! E proprio questa!
Ma c'e' un piccolo particolare: dovrebbe essere finta!"

Finta?
Una torta finta?
" Che tristezza!" rispose la mia amica Anto quando le raccontai tutto, su messenger un pomeriggio, ma e' esattamente ciò che pensai pure io!
Ascoltando Laura capii dove stava il problema:
Troppi invitati, occorreva una torta enorme che potesse bastare per tutti quindi, se proprio dovevamo farne una piccola soltanto per le foto, a questo punto ne andava bene una finta, usata come addobbo per il tavolo mentre per la torta da mangiare se ne sarebbe occupato uno dei migliori laboratori di pasticceria della zona.
La cosa non mi convinceva...
Infondo lo stupore creato da queste torte non e' proprio il fatto che siano sculture commestibili?

Qui il colpo di genio!
Mentre Laura mi aspetta perplessa in salotto corro in cucina e tiro fuori un disco di polistirolo che per altezza assomiglia ad un pan di spagna, diametro 20 cm circa: perfetto!
L'avevo comprato mesi fa'... con l'intenzione di farci un alzatina per i cap- cake ma rimasto inutilizzato.

- " Senti Laura, che ne pensi se la torta finta la fai posizionare sulla torta vera?... simulerà una finta torta a due piani!
Il polistirolo verra' completamente foderato con pasta di zucchero in modo che possa essere poggiato sulla panna senza problemi.
Il pasticcere richiamerà i colori, rimarranno tutti stupiti e la tua torta finta diventerà un topper, un centro torta rialzato... che rimarrà posizionato sulla tua torta anche durante il taglio, mi sembra un lavoro facilmente eseguibile con adeguati sostegni e un'idea abbastanza originale!"

La stanza si riempie d'entusiasmo, a me sembrava quasi di vederla finita :)
Comincia la parte più esaltante accompagnata da non indifferente ansia: la collaborazione con il pasticcere!

Si susseguono telefonate e viaggi in pasticceria ma il lavoro e' stabilito:
la torta sottostante dovrà essere ricoperta da panna bianca, i bordi con della panna verde sui quali verranno posizionate apine e fiorellini da me fatti pervenire per richiamare il lavoro in pasta di zucchero.
Numeretto arancione vicino al quale verra' messa una semplice candelina bianca.




Il giorno della consegna sono molto preoccupata, forse emozionata:
L'incontro avviene in pasticceria.
Tengo in mano uno scatolo contenente il mio lavoro; quando lo apro, mostrandone il contenuto, osservo i loro visi: avevo promesso di non deludere!
Al primo:
- " Complimenti, e' bellissimo!" ... faccio un sospiro di sollievo, capisco di aver superato le loro aspettative!
Sono davvero felice, la mia passione ripagata cosi' vale più di ogni altra cosa e capisco di riuscire a portare a termine un impegno.






Oggi e' il compleanno della piccola Adele, ne approfitto per porgerle i miei più cari auguri e spero tanto che Laura mantenga la parola data, inviandomi via email una foto della torta finita: non so cosa pagherei per vederla!
Purtroppo la discrezione e la timidezza che mi contraddistingue mi ha impedito di fare irruzione al laboratorio di pasticceria munita di digitale, avevo paura di essere troppo invadente e penso di aver già interferito troppo sul lavoro di questo professionista!
Non mi rimane che aspettare la posta, per prendermi quest'altra piccola soddisfazione vedendo l'opera finita!

giovedì 12 marzo 2009

cappuccino swess rolls


Con il termine Swess roll si intende un dolcetto costituito da un sottile tipo di pan di spagna cotto in una teglia rettangolare, farcito e servito in fette circolari.
Anche se il nome porta in inganno, pensando che le origini siano tedesche ( SWISS) rappresenta uno dei dolci della tradizione ungherese ed austriaca.
Chiamatelo pure rotolo dolce, tronchetto... ma vi assicuro che questo, per sofficità e facilita' nel dare una forma perfettamente circolare (sarà che io sono una maniaca delle forme...) vi spingerà a chiamarlo con il nome che merita!
Farcito prevalentemente con creme di burro, formaggio morbido, o comunque creme a base di latte... e difficile a non pensare all'accoppiata con il cioccolato!
Ne esistono infatti centinaia di versioni in cui il pan di spagna e' stato fatto diventare cioccolattoso e la farcia dentro: panna, ricotta, marmellata di fragole o d'arance...
Beh lascio spazio alla vostra fantasia se non vi siete mai addentrati in questo mondo fantastico pieno di colore e sapore, e al vostro gusto se avete voglia di sperimentare nuove versioni divertendovi ad accoppiare diversi ingredienti.


CAPPUCCINO SWISS ROLLS



INGREDIENTI

Per il pan di spagna:
3 uova grandi
75 gr. di farina 00
50 gr. di cacao amaro
125gr. di zucchero
60 gr. di olio di mais
una bustina di vaniglia
1|2 cucchiaino di bicarbonato

Per la crema:
150 gr. di burro
150 gr. di zucchero a velo
2 cucchiai di latte condensato
un cucchiaino di caffe' solubile

Per la bagna:
100 ml di caffè lungo

PROCEDIMENTO:
Preparare il pan di spagna.
Sbattere per almeno 15 minuti le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Unire il bicarbonato e la vaniglia e continuare a mischiare con le fruste qualche minuto.
Unire la farina e il cacao setacciati insieme, incorporandoli a cucchiaiate con movimenti verticali per evitare di smontare le uova.
Aggiungere l'olio con movimenti molto delicati.
Rivestire una lastra (40x30 circa) con della carta forno, versare il composto ed infornare a 160 C' per circa 15 minuti stando attente a non far colorare troppo.
Staccate la carta forno e con molta delicatezza rigirate sul panno facendo in modo che la parte a contatto con la carta forno e priva di pellicina risulti essere la parte esterna.

Preparare la crema montando bene il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero a velo.
Quando la crema risulterà liscia aggiungere il latte condensato (in alternativa 2 cucchiai di latte) a cui avrete fatto sciogliere il caffè solubile.

Trasferite il pan di spagna su un foglio di pellicola, bagnate leggermente con il caffè aiutandovi con un pennello.
Spalmare la crema.
Arrotolate aiutandovi con la pellicola e Riponete dentro il freezer per almeno 2 ore.
Togliere la pellicola e tagliare a tocchetti larghi circa 3 cm.

La consistenza e il gusto di questo pan di spagna al cacao ricorda molto una famosissima fetta a latte di una nota marca.
Questa variante e' uscita fuori un giorno un po' per caso; la ricetta del pan di spagna e' uguale a quella pubblicata mesi fa' a cui ho sottratto farina e aggiunto in egual misura cacao amaro.
Un esempio su come stupire i vostri ospiti con un banale "tocchetto" di dolce, grande appena pochi centimetri, a cui avrete dato il gusto di una cheese cake, foresta nera, tiramisu' o di un dolce importante...divertendo la vista con le accattivanti monoporzioni!

sabato 7 marzo 2009

Hallo kitty cake



Quest'anno doveva essere il compleanno di Hallo kitty.
E' proprio cosi' che la mia piccola Sofy definiva il giorno della sua festa!
- " Tra un po' sara' il compleanno di hallo Kitty..."
Ecco cosa diceva a tutti quando gli si chiedeva quanti anni avesse compiuto!

Quella di Hallo kitty e' diventata davvero una vera mania, un po' per tutti... per grandi e piccini, ma confessiamo, chi non si intenerisce d'avanti al faccino adorabile di questa dolcissima micetta?

Naturalmente la torta, cosi' come tovaglia di plastica, bicchieri, tovaglioli per la festa... dovevano essere in tema, e girando per i veri negozi ho avuto ancora una volta conferma sul business creato intorno a questo personaggio amato dai piu' piccoli, no che non ne avessi coscienza: l'ultima volta uscendo da un negozio specializzato, con un cerchietto per i capelli in mano, avevo la faccia sconvolta per i prezzi assurdi applicati a certi gadget!

Tornando a Sofia, lei sta crescendo senza che io mi renda conto!
Un po' perché e' davvero una brava bambina, segue molto il fratello e dimostra più dei suoi soli 3 anni, poi perche' e' una bimba davvero autonoma e sa sbrigarsela sempre da sola! :)

E' brillante, piena di energia e ha quello sprint che manca caratterialmente a me e al papa': diciamo che rappresenta il vulcano della famiglia!
In questo momento sta nella fase in cui il modo dev' essere completamente "rosa".
Principesse, castelli fiori e cuori sono ormai parte essenziale della nostra vita!
Non e' difficile immaginare cosa nonni e zii le abbiano regalato per il compleanno pur di renderla felice!

Per questo compleanno le abbiamo organizzato una festa con i parenti più intimi a cena mentre una festicciola in classe con i compagnetti della scuola.
Ho preparato 2 torte, e visto il poco tempo a disposizione e gli impegni di quest'ultimo periodo ho pensato a qualcosa di veloce ma che l' avrebbe stampato un sorrisone sul suo viso da furbetta, occasione per sperimentare questa nuova tecnica:

PASTA DI ZUCCHERO /COLLAGE



Non so quale sia il vero nome ma visto come sono andate le cose , ho pensato di definirla cosi'!
Parliamo di figure piane, riprodotte sulla pasta di zucchero e poi attaccate, pezzetto per pezzetto sulla superficie della torta.. un po' come un puzzle o un mosaico.
Si parte da qui:
1) Scegliere e stampare un disegno che più vi piace.
2) Ricopiare il disegno su carta forno (la trasparenza vi aiuterà in questa operazione).
3) Ritagliare ogni parte del disegno che presenta diverso colore.
4) Stirare la pasta di zucchero ricavando una sfoglia sottile.
5) Usare ogni parte del disegno ritagliata come una sagomina, poggiandola sulla pasta di
zucchero e rifilando i bordi con un taglierino.
6) Lasciare asciugare.
7) Assemblare ogni pezzo sulla torta incollando con un pennellino bagnato.

Trovo che questa tecnica sia di grande aiuto per coloro che credono di non avere una manualità spiccata e soprattutto molto tempo a disposizione ma che vogliano ugualmente stupire.



Questa e' la torta portata a scuola di Sofia.
I bimbi sono letteralmente impazziti, un po' per la farcitura al cioccolato... un po' per la copertura che ricorda tanto il sapore delle amate caramelle , ma i migliori aprezzamenti li ho ricevuti dalle bimbe che l'hanno trovata assolutamente fashion visto il predominare del loro colore preferito!
Sofy non era molto attenta alla torta a dire il vero: era presa dal litigare con le amichette, contendeva la sua mamma che si apprestava ad aiutare la maestra imboccando altri 20 bambini.
Accigliata, con il ditino puntato e una mano sul fianco non faceva altro che ribadire:
- " Ehi quella e' la mia mamma!"