Questa torta rappresenta l' apice della montagna che da qualche anno ho deciso di scalare!
Il mio percorso è stato molto simile a tutti coloro che si avvicinano a questo mondo per la prima volta e che vogliono avvicinarsi sempre piu' a quei modelli anglosassoni e americani che rappresentano il traguardo a cui ambire : conoscere e prendere dimestichezza con impasti e materie prime, avere sempre piu' nozioni riguardo alle tecniche, sperimentare senza mai abbattersi per poi avere il coraggio di azzardare con progetti sempre piu' ambiziosi!
Una delle tante tappe obbligate è quella di cominciare imitanto o ispirandosi a modelli predefiniti.
Una volta presa sicurezza e consapevolezza di se, viene voglia di far emergere la propria creatività, staccarsi da quei modelli... imporre il proprio stile e soprattutto cercare di dare significato a quel famoso titolo, non riconosciuto in Italia, che qualcuno ti ha attribuito in merito alle tue doti.Ed è proprio in riferimento a quel famoso titolo che voglio elencarvi alcune definizioni lette da poco su un articolo, pubblicato sul portale DireDonna, che mi sono davvero piaciute e in cui mi sono in parte riconosciuta e che segnano la differenza tra chi identifica un po' nel ruolo di pasticcere e chi nel ruolo di cake designer:
Il cake designer
"Essere cake designer non significa solo saper stendere la glassa su una torta. È un’arte che richiede pratica e padronanza.
Egli non deve possederse solo competenze di cucina, perché a lui è richiesta una preparazione anche nel campo del design, così come nell’arte e nell’architettura.
Le sue torte sono speciali in quanto di forme e dimensioni fuori dagli standard, e decorate con uso saggio di colori e particolari, composti dai più vari materiali alimentari.
Un cake designer deve avere:
occhio per la cura dei dettagli;
una mente creativa;
la capacità di distinguere i colori;
competenze matematiche per giostrarsi con le proporzioni delle ricette;
deve avere una forte capacità di gestione organizzativa;
abilità manuale;
ottime capacità di comunicazione interpersonale."
Dal portale DireDonna
Credo che mai una definizione sia stata piu' giusta, e voi?
Tutto questo per far capire cosa puo' esserci dietro ad un apparente semplice torta decorata, quali siano le regole da seguire per dar vita ad vero e proprio pezzo d' arte.
E come una vera artista sono stata trattata dalla squisitissima Signora Veronique che ringrazio per aver riposto in me la sua estrema fiducia, pur non conoscendomi bene ma affidandosi al suo istintinto e a cio' che è riuscita a percepire leggendo tra le righe del mio blog:
Grazie di vero cuore!
Accolta nella sua bellissima casa, è stata sua premura fornirmi tutti gli elementi che caratterizzavano la personalità del suo amato Marco, le sue passioni, i suoi gusti.
Mostrandomi una foto del figlio mi parla dei suoi amici, della sua storia, della loro bellissima famiglia,dell'organizzazione della festa, dello stile e dei colori che userà per gli addobbi...
Faccio un riassunto del nostro piacevole incontro e comincio a fissare dei punti:
Marco ama i colori arancione e nero.
Come tutti i ragazzi della sua età segue la moda.
Suona il pianoforte.
Ha la passione per il disegno.
Con i suoi amici ha formato un gruppo dal nome "riders" e lui stesso ha disegnato un logo.
La mamma è francese.
Il padre lo chiama simpaticamente Lupin , per via della sua somiglianza con il personaggio.
Torno a casa, consapevole di dover risolvere un vero e proprio rebus:
Elementi completamente diversida dover incastrare insieme in maniera armoniosa!
ogni cosa è completamente edibile!