sabato 24 maggio 2008

LA COLAZIONE DI UN CATANESE

A Catania la parola " Bar " racchiude in se diversi significati: pasticceria, caffetteria, gelateria, forno e rosticceria!
Non è esagerato descriverlo in questa maniera considerando che, in diverse parti d'italia, il bar è preposto soltanto al ristoro con bibite, caffè e pezzi da colazione.
Da qualche tempo hanno preso piede le sole "gelaterie", solitamente collocate in località turistiche di mare o le semplici pizzerie d'asporto con la classica vetrina addobbata con arancini, rustici e pizza al taglio; In ogni caso, il bar rimane sempre la meta di ogni catanese che ad ogni ora della giornata...colazione, pranzo o cena, vi si rifugia per appagare la propria fame o per consumare un pasto veloce e sfizioso.
Io sono una di queste ed è buffo quando vedo molta gente... solitamente liberi professionisti con la loro valigetta in mano e con gli occhi fissi sull'orologio, mentre addentano la loro oleosa cipollina che scola da tutte le parti, magari sul loro vestito all'ultimo grido, non curandosi di chi sta loro intorno e di chi, guardando perplesso, si chiede come si possa mangiare una sfoglia ripiena di cipolla fritta alle 10 del mattino.

Dopo questa premessa vorrei parlarvi della colazione di un tipico Catanese.
Il Catanese ha gusti ed abitudini un pò strane!
L' inverno, che rappresenta il letargo, è un pò monotono: colazione al bar vicino al posto di lavoro con cornetto e cappuccino; a volte spazia accostando alla sua tazzona di latte e caffè un bell' IRIS alla crema o un bel PANZEROTTO ripieno! per lui cosette banali.. tutto dipende se ha voglia di 400 kc in un'unica botta o se vuole fare il pieno con 1200 kc per essere sprint tutta la giornata!
Cosa sono gli Iris? semplici bombe ripiene di crema e fritte! I Panzerotti? Vi spiegherò dopo.
Se per qualsiasi motivo la colazione viene rimandata ad un orario che si avvicina all'ora di pranzo tutto cambia: la scelta cade su uno squisito arancino, una cartocciata o, come detto prima, una sfoglia con cipolla fritta.

D' estate è tutto diverso: il cappuccino viene sostituito da una gigantesca granita nei gusti mandorla e gelsi, mandorla e caffe', mandorla e cioccolato... e d il cornetto ad una famosissima brioche con il tuppo, rigorosamente calda dal colore interno giallo canarino, immersa e affogata a pezzi dentro la granita!

Niente di strano vedere l'avvocato mangiare a pranzo la sua granitina al volo prima dell'udienza... sempre lui, quello che alle 10 del mattino aveva mangiato la cipollina!


PANZEROTTI CATANESI




Il panzerotto catanese e' un pezzo da colazione sempre presente in tutti i bar e forni della zona.
Il suo profumo appena sfornato e' indescrivibile, inconfondibile!
L' odore pizzicante di ammoniaca e' tipico, tanto che il catanese a spasso per le vie della città esclama senza dubbio alcuno:
- "Che profumo di panzerotti !"

Un guscio tenero che, sciogliendosi quasi in bocca, racchiude un cuore di morbidissima e vellutata crema.
Un gusto equilibrato, un biscotto non pesante dovuto al fatto che questa frolla non "frolla" non contiene uova, quindi non risulta biscottata: se fosse fatto con la classica pasta frolla sarebbe impossibile mangiarne uno intero.

La crema all'interno e' quella gia' descritta senza uova.
Non potrebbe essere altrimenti visto che deve mantenere durante la cottura una certa consistenza ed il colore bianco candido.


INGREDIENTI
(per circa 12 panzerotti)

500 gr. di farina 00
175 gr. di zucchero
125 ml di latte
100 gr. di burro
100 gr. di strutto
mezzo cucchiaino di ammoniaca
vaniglia
scorza grattuggiata di 1 limone

crema senza uova ( mezza dose )
*La crema al cioccolato va aromatizzata con cannella e scorza di arancia.

PROCEDIMENTO

Mettere la farina a fontana e aggiungere lo zucchero il burro e lo strutto tagliati a pezzetti, l'ammoniaca, la vaniglia, la scorza grattuggiata di limone.
Impastare tutto rapidamente e far riposare in frigo per circa 1 ora.
Stirare l'impasto con un altezza di circa 1/2 cm e ricavarne 12 dischi con un taglia pasta rotondo di circa 7 cm di diametro e 12 con un taglia pasta di 9 cm (in alternativa potete usare un bicchiere ed una taza).
Posizionare sul disco piu' piccolo 2 cucchiai di crema in modo da formare una montagnetta e senza preoccuparvi che il ripieno possa fuoriuscire.





Adagiare sopra la crema il disco di pasta piu' grande aiutandovi con le mani per far uscire l'aria.
Con il taglia pasta piu piccolo saldate i bordi dei 2 dischi senza usare latte o uovo per saldarli tra di loro.




Formare delle palline con l'impasto, che metterete sui panzerotti ripieni di crema bianca per distinguerli da quelli al cioccolato.
Posizionare i panzerotti sulla lastra rivestita di carta forno ben distanziati (magari infornare in 2 volte) e cuocere a 180' C' per circa 10 minuti.





La superficie non dovra' essere spennellata con latte o uovo: i veri panzerotti sono molto bianchi e spolverati di zucchero a velo.
La crema dentro rimarra' molto fluida anche dopo la cottura ma sara' abbastanza consistente da non uscire fuori in forno.