Ecco tornata dalla mia vacanza!
Mai un regalo era stato piu' appropriato come in questo periodo di stress. Chiudo la porta a questo inverno buio per godermi in pieno e con tutte le forze la primavera che ancora non sento... e le carezze ed il tepore del mio amato sole siciliano che riesce a temperare le miei giornate addolcendole come miele.
Come promesso volevo condividere con tutti voi
un pezzo della tortina preparata con tanti sacrifici il giorno del mio compleanno, che tra panni da stirare e valigie da chiudere, ho voluto fortemente cosi' come le foto fatte quella sera con l'auto-scatto:
2 persone che si amano...2 angioletti accanto ed una candelina che racchiude in se' mille desideri!
Ho voluto spezzare un incantesimo e prendermi con prepotenza minuti che passano come un treno e fermarli in un fotogramma!
Non ho usato pasta di zucchero ne ingredienti
sofisticati!
Elementi semplici che aggregandosi hanno materializzato questo dolcetto che piu' lo guardo piu' sono convinta mi somigli per una serie di particolari:
Una corazza di fragole che racchiude un cuore morbido;
Un aria semplice ma che nasconde tante tortuosita';
Un tocco di estro dato dallo scarabocchio di cioccolato posato sulla semplicita' delle panna e delle fragole, cosi' come il mio azzardare un paio di perle su un giubbino e pantalone di jens!
Una bagna energizzante a base di succo d'arancia il cui colore caldo ricorda il sole della mia amata terra!
Arancio...rosso...bianco i colori che mi rappresentano in assoluto!
Per questa torta ho utilizzato un piccolo pandispagna, la crema senza uova, panna e bagna ottenuta lasciando macerare fragole in succo d'arancia.
E questo e' l'angolo di paradiso che ho lasciato per tornare alla vita terrena...
Localita' Parghelia, famosa per le sue spiagge bianche, dista pochi chilometri da Tropea.
Il villaggio in cui abbiamo soggiornato.
lunedì 28 aprile 2008
sabato 19 aprile 2008
CREMA SENZA UOVA: NON CHIAMATELA CREMA PASTICCERA!
Si avvicina il mio compleanno, e nonostante manchino 3 giorni, per una serie di eventi e situazioni, non ho ancora programmato nulla!
Visto che cerco pretesti per poter pasticciare mi sembra strano che proprio per la mia "occasione" manchi la voglia!
Forse per i trascorsi che mi hanno molto preoccupata, forse perche' ultimamente non mi sento particolarmente raggiante ho messo da parte l'idea di volermi festeggiare!
Magari ci pensero' un po' e se proprio dovro' gratificarmi con un dolcetto scegliero' qualcosa di semplice che mi rappresenta... panna e fragoline di bosco mi sembra un ottima accoppiata anche se queste fragoline prodotte a Maletto sono praticamente introvabili e carissime!
Per questa ragione voglio condividere una ricetta che rappresenta' la semplicita' e la superbia insieme! La base per ogni mio dolce e che assolutamente fara' parte del mio quadretto fragoloso, una "base" a cui ormai non posso fare a meno.
CREMA SENZA UOVA
Non chiamatela crema pasticcera, e nemmeno bianco mangiare visto che i grandi pasticceri del mondo farebbero un salto dalla sedia sentissero definirla cosi', e mia nonna mi prenderebbe per matta al pensiero che un alimento cosi' povero utilizzato in passato durante la convalescenza dei propri figli o per addolcire i pranzi domenicali delle loro numerose famiglie, sia stato utilizzato per i dolci delle grandi occasioni!
La storia del bianco-mangiare risale indietro nel tempo.
La presenza di latte di mandorla in origine, poi ovino e bovino, amido, zucchero, e' rimasta costante nel tempo ma si sono via via aggiunti componenti quali cannella, scorza di agrumi e cioccolato a pezzi che hanno aricchito il gusto di questa crema dal colore candido e dall'aspetto delicato!
E se Pellegrino Artusi definisce la besciamelle una derivazione del bianco mangiare, azzardo la definizione, rifacendomi all'osservazione di Precisina, che questa puo' essere considerata una "besciamelle dolce" per il suo aspetto che ricorda molto una "pomata" e la vellutatezza di un " balsamo".
Crostata di fragole con crema senza uova e frolla di Paoletta: connubio perfetto!
PERCHE' PREFERIRE QUESTA CREMA ALLA CLASSICA DA PASTICCERIA E IN QUALI PREPARAZIONI:
Dopo giorni in frigo si mantiene liscia e morbida come appena fatta.. no "effetto budino" dovuto alla presenza delle uova;
Usata per ricoprire torte al posto della panna non si spacca formando l'inestetiche "crepe" sulle torte;
Non si ottengono mai grumi.. dovuti alle uova che si legano alla farina o amido;
Ideale per preparazioni da forno e fritti (crostate, biscotti, cornetti, panzerotti, bomboloni ecc..): dopo la cottura rimane morbida non un ammasso di latte, mantenendo la fluidita';
Si sposa benissimo con la frolla e la sfoglia, quindi ideale per crostate alla frutta e torte millesfoglie;
E' possibile aricchirla con qualsiasi tipo di aroma: sciroppi di frutta (fragola, amarena, mandarino ecc..); scrorze di agrumi per un aroma delicato, polveri di qualsiasi tipo(mandorle, pistacchi,cocco, cannella, caffe' solubile), frutta fresca, cioccolato, cacao... in modo da ottenere ogni volta qualcosa di diverso ma agiungendo sempre quando la crema e' ormai fredda, fatta eccezione per il cacao ed il cioccolato!
Per questi canestrini ho usato la crema senza uova aricchita con sciroppo di fragole, succo di limone, cacao in polvere. Per la frolla ricetta e lavorazione di Paoletta ma ho usato zucchero a velo e soltanto tuorli per ottenere una frolla piu' delicata e meno "sostenuta".
INGREDIENTI E PROCEDIMENTO:
ingredienti:
1 litro di latte
150 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
360gr. di zucchero
150 gr. di burro
Procedimento:
Mettere il burro fuori dal frigo per circa un ora e montarlo bene con le fruste;
In una pentola versare la farina, l'amido e lo zucchero setacciati insieme;
Formare una piccola fontana e versare il latte a filo, mischiando dal centro fino a raccogliere tutta la farina e lo zucchero.
Soltanto quando avrette raccolto tutto e ottenuto una crema liscia ed omogenea versare il rimanente latte.
Continuare a mischiare sul fuoco a fiamma molto bassa fino ad ottenere questa consistenza.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Aggiungere il burro alla crema quando questa sara' completamente fredda e lavorare con lo sbattitore alla massima potenza.
Vorrei precisare vista la quantita' eccessiva di burro prevista nella ricetta, che questa non e' una crema di burro e che la differenza fra questa e' la classica crema pasticcera consiste nella totale assenza di uova. La quantita' di burro si puo' diminuire notevolmente,persino eliminare sostituendo con della panna montata o latte freddo il risultato non cambia.
Cosi' come la quantita' di zucchero, riferita ad un litro di latte, puo' essere diminuito secondo i propri gusti e dipendentemente dall' aroma che si intende aggiungere!
Il burro va messo quando la crema e' ormai fredda, montato con lo sbattitore come fosse panna! Quindi una crema aggiunta ad un altra crema.
Mi e' capitato diverse volte di ottenere una crema molto piu' soda e doverla aggiustare con qualche cucchiaio di latte freddo, nonostante la quantita' d'ingredienti fosse sempre la stessa. Secondo l'esperienza di Paoletta tutto sembrerebbe dipende dalla percentuale di proteine contenute nella farina, in questo caso ideale una farina con valore proteico non superiore al 9%.
Visto che cerco pretesti per poter pasticciare mi sembra strano che proprio per la mia "occasione" manchi la voglia!
Forse per i trascorsi che mi hanno molto preoccupata, forse perche' ultimamente non mi sento particolarmente raggiante ho messo da parte l'idea di volermi festeggiare!
Magari ci pensero' un po' e se proprio dovro' gratificarmi con un dolcetto scegliero' qualcosa di semplice che mi rappresenta... panna e fragoline di bosco mi sembra un ottima accoppiata anche se queste fragoline prodotte a Maletto sono praticamente introvabili e carissime!
Per questa ragione voglio condividere una ricetta che rappresenta' la semplicita' e la superbia insieme! La base per ogni mio dolce e che assolutamente fara' parte del mio quadretto fragoloso, una "base" a cui ormai non posso fare a meno.
CREMA SENZA UOVA
Non chiamatela crema pasticcera, e nemmeno bianco mangiare visto che i grandi pasticceri del mondo farebbero un salto dalla sedia sentissero definirla cosi', e mia nonna mi prenderebbe per matta al pensiero che un alimento cosi' povero utilizzato in passato durante la convalescenza dei propri figli o per addolcire i pranzi domenicali delle loro numerose famiglie, sia stato utilizzato per i dolci delle grandi occasioni!
La storia del bianco-mangiare risale indietro nel tempo.
La presenza di latte di mandorla in origine, poi ovino e bovino, amido, zucchero, e' rimasta costante nel tempo ma si sono via via aggiunti componenti quali cannella, scorza di agrumi e cioccolato a pezzi che hanno aricchito il gusto di questa crema dal colore candido e dall'aspetto delicato!
E se Pellegrino Artusi definisce la besciamelle una derivazione del bianco mangiare, azzardo la definizione, rifacendomi all'osservazione di Precisina, che questa puo' essere considerata una "besciamelle dolce" per il suo aspetto che ricorda molto una "pomata" e la vellutatezza di un " balsamo".
Crostata di fragole con crema senza uova e frolla di Paoletta: connubio perfetto!
PERCHE' PREFERIRE QUESTA CREMA ALLA CLASSICA DA PASTICCERIA E IN QUALI PREPARAZIONI:
Dopo giorni in frigo si mantiene liscia e morbida come appena fatta.. no "effetto budino" dovuto alla presenza delle uova;
Usata per ricoprire torte al posto della panna non si spacca formando l'inestetiche "crepe" sulle torte;
Non si ottengono mai grumi.. dovuti alle uova che si legano alla farina o amido;
Ideale per preparazioni da forno e fritti (crostate, biscotti, cornetti, panzerotti, bomboloni ecc..): dopo la cottura rimane morbida non un ammasso di latte, mantenendo la fluidita';
Si sposa benissimo con la frolla e la sfoglia, quindi ideale per crostate alla frutta e torte millesfoglie;
E' possibile aricchirla con qualsiasi tipo di aroma: sciroppi di frutta (fragola, amarena, mandarino ecc..); scrorze di agrumi per un aroma delicato, polveri di qualsiasi tipo(mandorle, pistacchi,cocco, cannella, caffe' solubile), frutta fresca, cioccolato, cacao... in modo da ottenere ogni volta qualcosa di diverso ma agiungendo sempre quando la crema e' ormai fredda, fatta eccezione per il cacao ed il cioccolato!
Per questi canestrini ho usato la crema senza uova aricchita con sciroppo di fragole, succo di limone, cacao in polvere. Per la frolla ricetta e lavorazione di Paoletta ma ho usato zucchero a velo e soltanto tuorli per ottenere una frolla piu' delicata e meno "sostenuta".
INGREDIENTI E PROCEDIMENTO:
ingredienti:
1 litro di latte
150 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
360gr. di zucchero
150 gr. di burro
Procedimento:
Mettere il burro fuori dal frigo per circa un ora e montarlo bene con le fruste;
In una pentola versare la farina, l'amido e lo zucchero setacciati insieme;
Formare una piccola fontana e versare il latte a filo, mischiando dal centro fino a raccogliere tutta la farina e lo zucchero.
Soltanto quando avrette raccolto tutto e ottenuto una crema liscia ed omogenea versare il rimanente latte.
Continuare a mischiare sul fuoco a fiamma molto bassa fino ad ottenere questa consistenza.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
Aggiungere il burro alla crema quando questa sara' completamente fredda e lavorare con lo sbattitore alla massima potenza.
Vorrei precisare vista la quantita' eccessiva di burro prevista nella ricetta, che questa non e' una crema di burro e che la differenza fra questa e' la classica crema pasticcera consiste nella totale assenza di uova. La quantita' di burro si puo' diminuire notevolmente,persino eliminare sostituendo con della panna montata o latte freddo il risultato non cambia.
Cosi' come la quantita' di zucchero, riferita ad un litro di latte, puo' essere diminuito secondo i propri gusti e dipendentemente dall' aroma che si intende aggiungere!
Il burro va messo quando la crema e' ormai fredda, montato con lo sbattitore come fosse panna! Quindi una crema aggiunta ad un altra crema.
Mi e' capitato diverse volte di ottenere una crema molto piu' soda e doverla aggiustare con qualche cucchiaio di latte freddo, nonostante la quantita' d'ingredienti fosse sempre la stessa. Secondo l'esperienza di Paoletta tutto sembrerebbe dipende dalla percentuale di proteine contenute nella farina, in questo caso ideale una farina con valore proteico non superiore al 9%.
giovedì 17 aprile 2008
UNA DOLCE PARENTESI...
In questi giorni mi sono data alla botanica! Ho terminato e messo da parte i miei fiori bianchi e candidi per una torta che dovro' fare ad un amica, per la cresima della figlia.
Non ho ancora deciso come montarla.. se sara' rotonda o rettangolare, ma intanto cio' che intendo mettere sopra e' gia' deciso riposto in credenza!
In coincidenza a quella data dovro' preparare una torta da battesimo... mi hanno dato carta bianca ma devo seguire un indicazione precisa: "Deve somigliare ad una bomboniera"!
Mi chiedo cosa mai si aspettano... ma intanto ho deciso di poter dare un aspetto che ricorda tanto le bomboniere di "Capodimonte" facendo ben 70 roseline tutte a mano e utilizzando diverse sfumature di colore... il resto verra' da se e bisogna aspettare ancora un po' prima di vedere cosa verra' fuori!
Cosi' oggi, approfittando di un po' di calma, mi sono messa a sfogliare...
Mi e' venuta voglia di far lavorare le manine, avevo bisogno di fare un lavoro certosino... che magari mi tirasse su il morale con una carica di zucchero!
Pensato ad una merenda per i miei cuccioli...
Cosi' ho tirato fuori dal mio archivio una ricettina della mitica Mucca sbronza, stava li' da tempo pronta prima o poi per essere sperimentata... e visti i risultati assolutamente da rifare, per la bonta' unica!
Mi sono messa a fare cornetti!
Ho preso in considerazione questa ricetta che non prevede la doppia lievitazione ma realizzata con metodo diretto di Mucchina.
Buonissimi, facili da realizzare e soprattutto per chi preferisce un cornetto sfogliato ma non troppo...
Durante la realizzazione e' comunque necessario utilizzare tutti gli accorgimenti necessari che si applicano durante la preparaione di una qualsiasi sfoglia.
Ho deciso di riempire i cornetti con della marmellata di albicocche prima di metterli in forno e, nonostante sia stato difficile arrotolarli senza che il contenuto uscisse fuori, sono rimasta stupita nel vedere che tutta la marmellata e' rimasta internamente senza traboccarei durante la cottura.
Non ho ancora deciso come montarla.. se sara' rotonda o rettangolare, ma intanto cio' che intendo mettere sopra e' gia' deciso riposto in credenza!
In coincidenza a quella data dovro' preparare una torta da battesimo... mi hanno dato carta bianca ma devo seguire un indicazione precisa: "Deve somigliare ad una bomboniera"!
Mi chiedo cosa mai si aspettano... ma intanto ho deciso di poter dare un aspetto che ricorda tanto le bomboniere di "Capodimonte" facendo ben 70 roseline tutte a mano e utilizzando diverse sfumature di colore... il resto verra' da se e bisogna aspettare ancora un po' prima di vedere cosa verra' fuori!
Cosi' oggi, approfittando di un po' di calma, mi sono messa a sfogliare...
Mi e' venuta voglia di far lavorare le manine, avevo bisogno di fare un lavoro certosino... che magari mi tirasse su il morale con una carica di zucchero!
Pensato ad una merenda per i miei cuccioli...
Cosi' ho tirato fuori dal mio archivio una ricettina della mitica Mucca sbronza, stava li' da tempo pronta prima o poi per essere sperimentata... e visti i risultati assolutamente da rifare, per la bonta' unica!
Mi sono messa a fare cornetti!
Ho preso in considerazione questa ricetta che non prevede la doppia lievitazione ma realizzata con metodo diretto di Mucchina.
Buonissimi, facili da realizzare e soprattutto per chi preferisce un cornetto sfogliato ma non troppo...
Durante la realizzazione e' comunque necessario utilizzare tutti gli accorgimenti necessari che si applicano durante la preparaione di una qualsiasi sfoglia.
Ho deciso di riempire i cornetti con della marmellata di albicocche prima di metterli in forno e, nonostante sia stato difficile arrotolarli senza che il contenuto uscisse fuori, sono rimasta stupita nel vedere che tutta la marmellata e' rimasta internamente senza traboccarei durante la cottura.
lunedì 14 aprile 2008
TORTA SHREK
Questa torta rappresenta un insuccesso che mi ha dato molte soddisfazioni!
Per questo motivo ho trovato giusto inserirla, nonostante le tante imperfezioni, in questo spazio che oltre alle mie torte vuole svelare parte di me e delle mie emozioni.
Rappresenta:
Il mio primo panetto di marshmallow fondent;
La mia prima torta a due piani;
La soddisfazione di aver realizzato una torta senza aver preso spunto d' altro... In teoria nella sua bellezza e bruttezza e' tutta farina del mio sacco!
La forza di una mamma, che per vedere felice il suo piccolo, ha consumato completamente un DVD con il fermo-immagine, per immortalare e riprodurre piu' fedelmente possibile l'espressione dei suoi personaggi preferiti!
Non vorrei parlare delle notti insonni passate per scoprire come vincere la forza di gravita'... Sinceramente non mi ero mi posta, fino a quel momento, il problema su come evitare l'affondamento del secondo piano di torta sul primo, ma ancora una volta fiera di esserci riuscita affidandomi alla tecnica personale che, sbagliata o giusta che sia, mi fa' arrivare sempre alle mete prefisse!
Per questo motivo ho trovato giusto inserirla, nonostante le tante imperfezioni, in questo spazio che oltre alle mie torte vuole svelare parte di me e delle mie emozioni.
Rappresenta:
Il mio primo panetto di marshmallow fondent;
La mia prima torta a due piani;
La soddisfazione di aver realizzato una torta senza aver preso spunto d' altro... In teoria nella sua bellezza e bruttezza e' tutta farina del mio sacco!
La forza di una mamma, che per vedere felice il suo piccolo, ha consumato completamente un DVD con il fermo-immagine, per immortalare e riprodurre piu' fedelmente possibile l'espressione dei suoi personaggi preferiti!
Non vorrei parlare delle notti insonni passate per scoprire come vincere la forza di gravita'... Sinceramente non mi ero mi posta, fino a quel momento, il problema su come evitare l'affondamento del secondo piano di torta sul primo, ma ancora una volta fiera di esserci riuscita affidandomi alla tecnica personale che, sbagliata o giusta che sia, mi fa' arrivare sempre alle mete prefisse!
mercoledì 9 aprile 2008
IL DRAGO DORMIENTE
Un panetto di fondente verde in scadenza regalatomi dal rivenditore e con un unica raccomandazione:
-"Fanne cio' che vuoi... ma quel qualcosa che viene fuori sara' esposto dietro la mia vetrina!".
Cosi' come un pittore che deve esporre un suo quadro in una galleria d'arte ho cercato ispirazione e messa tutta l'attenzione finche', quella creaturina, potesse sorprendere lo sguardo altrui e appagare la mia vanita'!
Tutto e' cominciato cosi'....
Da un semplice pezzo di zucchero malleabile...
Per poi essere plasmato usando semplicemente i polpastrelli...
E prendere via via forma...
Non tralasciando mai i particolari...
Ed' ecco il mio trofeo!
-"Fanne cio' che vuoi... ma quel qualcosa che viene fuori sara' esposto dietro la mia vetrina!".
Cosi' come un pittore che deve esporre un suo quadro in una galleria d'arte ho cercato ispirazione e messa tutta l'attenzione finche', quella creaturina, potesse sorprendere lo sguardo altrui e appagare la mia vanita'!
Tutto e' cominciato cosi'....
Da un semplice pezzo di zucchero malleabile...
Per poi essere plasmato usando semplicemente i polpastrelli...
E prendere via via forma...
Non tralasciando mai i particolari...
Ed' ecco il mio trofeo!
domenica 6 aprile 2008
GLI AMICI DI WINNIE
Qesta e' la torta fatta per il compleanno della mia piccolina, che ama in maniera quasi maniacale winnie the pooh e tutta la sua banda.
Ho creato i personaggi con marshmallow fondent almeno un mese prima per poi assemblare la torta lo stesso giorno della festa.
Per confezionare la torta ho usato come base una torta margherita, farcita con crema senza uova al cioccolato e ricoperta di crema al burro.
La torta e' stata completamente rivestita con marshmallow fondent.
Ho creato i personaggi con marshmallow fondent almeno un mese prima per poi assemblare la torta lo stesso giorno della festa.
Per confezionare la torta ho usato come base una torta margherita, farcita con crema senza uova al cioccolato e ricoperta di crema al burro.
La torta e' stata completamente rivestita con marshmallow fondent.
MINI-CAKE NASCITA
Mancavano pochi giorni alla Santa Pasqua e pochi al momento in cui avrei conosciuto il mio primo nipotino con parte del mio DNA. Un attesa ed un emozione indescrivibile!
Mi ero preparata al lieto evento in largo anticipo ritagliando i miei soliti spazi tra mille cose da fare ed innumerevoli impegni impossibili da rimandare e in modo da non risultare impreparata nel momento in cui sarebbe squillato il telefono e avrei appreso la fantastica notizia.
Il solito bouchet floreale da portare in clinica mi sembrava banale e scontato e poi stavamo parlando della nascita di mio nipote...del momento in cui il mio piccolo fratellino sarebbe diventato papa' e poi mia cognata...L'immaginavo gia' nel suo lettino d'ospedale con gli occhi pieni di gioia e ancora scossa per questo miracolo della natura e per tutta l'ondata di emozioni che in questo momento si sa'...t' invade il cuore e la mente oltre a provarti fisicamente!
Questi tutti i miei pensieri mentre le miei manine laboriose cercavano un modo per esprimere tutte quelle emozioni.
Era quasi pasqua allora cosa poteva essere piu' appropriato di un tenero agnellino?
Quando venne fuori non avevo ancora ben chiara la sua collocazione ma tutto avvenne in maniera spontanea, considerando che gli ingredienti dovevano essere tenerezza e dolcezza...
La torta fu' montata all'alba del lunedi' di pasquetta visto che alle 5 del mattino arrivo' quella tanto attesa telefonata! La zia Lety non pote' proprio mancare all'impegno preso ed il piccolo Mattia trovo' sul comodino il suo pensiero e il tutto il suo amore materializzarsi in quella buffa buffa tortina!
Mi ero preparata al lieto evento in largo anticipo ritagliando i miei soliti spazi tra mille cose da fare ed innumerevoli impegni impossibili da rimandare e in modo da non risultare impreparata nel momento in cui sarebbe squillato il telefono e avrei appreso la fantastica notizia.
Il solito bouchet floreale da portare in clinica mi sembrava banale e scontato e poi stavamo parlando della nascita di mio nipote...del momento in cui il mio piccolo fratellino sarebbe diventato papa' e poi mia cognata...L'immaginavo gia' nel suo lettino d'ospedale con gli occhi pieni di gioia e ancora scossa per questo miracolo della natura e per tutta l'ondata di emozioni che in questo momento si sa'...t' invade il cuore e la mente oltre a provarti fisicamente!
Questi tutti i miei pensieri mentre le miei manine laboriose cercavano un modo per esprimere tutte quelle emozioni.
Era quasi pasqua allora cosa poteva essere piu' appropriato di un tenero agnellino?
Quando venne fuori non avevo ancora ben chiara la sua collocazione ma tutto avvenne in maniera spontanea, considerando che gli ingredienti dovevano essere tenerezza e dolcezza...
La torta fu' montata all'alba del lunedi' di pasquetta visto che alle 5 del mattino arrivo' quella tanto attesa telefonata! La zia Lety non pote' proprio mancare all'impegno preso ed il piccolo Mattia trovo' sul comodino il suo pensiero e il tutto il suo amore materializzarsi in quella buffa buffa tortina!
sabato 5 aprile 2008
JUNGLE-CAKE
Ricordo ancora le miei prime torte confezionate usando ingredienti semplici come panna, crema, cioccolato e frutta fresca.
Certo, anch'esse avevano il loro fascino "casalingo" ma devo dire che complessivamente negli anni sono molto cambiate... forse migliorate, dipende dai gusti!
Dalle tortone sbilanciate e gobbe, alte quasi da volerci una scala per scalare i tre strati di pandispagna, crema e panna, mi sono ritrovata con tortine mini dal sapore maxi, dedicando piu' attenzione alla realizzazione delle ricette base.
Ho puntato sul gusto e ho minimizzato i decori, ho calibrato le altezze e ho fatto in modo da presentare dolci che potessero esere gustati nella loro complessita' di sapori con un unica forchettata e poi mi sono chiesta: se una torta viene farcita a strati ci dev'essere un motivo!
Ho sempre ammirato le mitiche torte americane, commentate con disprezzo, forse per invidia... pensando: "le classsiche americanate...ipercaloriche,appariscenti e prive di contenuti!"Ma innegabilmente belle! Chissa' dove stara' il trucco mi sono chiesta tante volte!
Ed ecco finalmente un incontro ravvicinato con questo mondo incredibile e plasmabile... un mix di fantasia e colore che associato al pensiero che tutto sia dolcemente commestibile e creato dalle sorprendenti mani, rende estremamente affascinante questo altro aspetto della pasticceria!
Ringrazio la bravissima ed isuperabile Beatrice per avermi dato un mezzo per esprimermi che mi appaga tantissimo... cosi' come un pittore vede finita e piena di colore la sua tela cosi' tanto appagata mi sento quando guardo il risultato della mia forte passione!
E se non esiste l'occasione per esprimerla bisogna cercarla!
Una torta esplosiva per la piccola e dolce Elena, futura veterinaria...
Uno scorcio di giungla che vuole rappresentare il suo infinito amore per gli animali...
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