Prima dell'estate vi avevo accennato di un grande progetto, qualcosa a cui tenevo molto e che mi avrebbe messa a dura prova.
Un impegno che mi ha rivestita di grande responsabilità... un piccolo sogno avverato che tenevo ben chiuso dentro ad un cassetto, per la paura di non essere all'altezza e per il timore di dover aver a che fare gli innumerevoli imprevisti che un lavoro del genere può comportare e a cui solo un vero professionista può porre rimedio.
Non so cosa sia successo dentro la mia testolina quando ho accettato questo incarico... forse, ancora una volta, volevo dimostrare a me stessa qualcosa: non volevo avere rimpianti nel rifiutare senza averci almeno provato.
Qui la posta in gioco era molto alta, sentivo il peso opprimente della responsabilità, che mi ha accompagnata per tutto il tempo, ma che mi ha spinto a prestare molta attenzione e a non trascurare ogni piccolo dettaglio che sarebbe potuto diventare fatale procurando un vero disastro.
La torta era per il matrimonio di Emanuela, una mia amica oltra ad essere una Wedding planner.
Lei è fantastica!
Oltre ad aver buon gusto, conosce molto bene il mondo delle torte in stile inglese e americano e quando parlo con lei mi sento compresa: è come se parlasse la mia stessa lingua, le nostre idee sono spesso concordanti, lei tira fuori argomentazioni che io stessa ometto perché non comprese da tutti... o meglio da chi non conosce a fondo questo mondo.
Da tempo avevamo deciso lo stile della sua torta ma, come capita con tutte le spose che in procinto del matrimonio "cambiano" totalmente il disegno del vestito che da sempre avevano sognato, arriva il colpo di scena!
Manu esce fuori una foto, l'aveva trovata sul web... sbarro gli occhi... non potevo crederci!
Da un design classico fatto da ricami in ghiaccia, rose e colore rigorosamente avorio passiamo a qualcosa di completamente diverso... fresco, giovane, nuovo!
Ma la cosa che l'ha fatta un po' preoccupare è stata la mia spontanea osservazione:
-"Lo sai che mi stai chiedendo l'impossibile?"
-"Ma sai chi è l'autore di questa torta?"
Lei risponde ridendo:
-"Lety non mi fare preoccupare!"
Con molta nonchalance rispondo che se la mia torta riuscirà a somigliare minimamente a quella di Buddy Valastro, cioè' del "BOSS", mi incoronerò io stessa la BOSSessa italiana delle torte :))
E devo dire che una battaglia è stata!
Io non ho a disposizione tutta quella strumentazione assurda per combattere contro qualcosa di cosi' imponente ma sono riuscita a spuntarla... soprattutto ho vinto contro i 36 gradi e l'alto tasso di umidità che hanno caratterizzato quella settimana; contro una forte pioggia torrenziale che il cielo ha voluto regalarmi proprio quando la torta doveva essere messa sul mezzo di trasporto... e contro i 3 piani di scale (senza ascensore) che mi destavano non poche ansie.
Come preventivato non è stato facile: le basi, le proporzioni, il rivestimento di torte quadrate... la stabilità dei piani.
Tutto era stato studiato alla perfezione ancora prima d'iniziare.
Per questa torta ho realizzato più di 100 fiori in gum paste e molti sono stati dipinti a mano.
La torta pesava circa 13 kg e a quanto pare è bastata per circa 130 persone.
E' stata un esperienza bellissima, unica!
Per giorni mi sono sentita carica di adrenalina e dopo la normale stanchezza delle giornate successive ho nuovamente voglia di rimettermi all'opera!
Un impegno che mi ha rivestita di grande responsabilità... un piccolo sogno avverato che tenevo ben chiuso dentro ad un cassetto, per la paura di non essere all'altezza e per il timore di dover aver a che fare gli innumerevoli imprevisti che un lavoro del genere può comportare e a cui solo un vero professionista può porre rimedio.
Non so cosa sia successo dentro la mia testolina quando ho accettato questo incarico... forse, ancora una volta, volevo dimostrare a me stessa qualcosa: non volevo avere rimpianti nel rifiutare senza averci almeno provato.
Qui la posta in gioco era molto alta, sentivo il peso opprimente della responsabilità, che mi ha accompagnata per tutto il tempo, ma che mi ha spinto a prestare molta attenzione e a non trascurare ogni piccolo dettaglio che sarebbe potuto diventare fatale procurando un vero disastro.
La torta era per il matrimonio di Emanuela, una mia amica oltra ad essere una Wedding planner.
Lei è fantastica!
Oltre ad aver buon gusto, conosce molto bene il mondo delle torte in stile inglese e americano e quando parlo con lei mi sento compresa: è come se parlasse la mia stessa lingua, le nostre idee sono spesso concordanti, lei tira fuori argomentazioni che io stessa ometto perché non comprese da tutti... o meglio da chi non conosce a fondo questo mondo.
Da tempo avevamo deciso lo stile della sua torta ma, come capita con tutte le spose che in procinto del matrimonio "cambiano" totalmente il disegno del vestito che da sempre avevano sognato, arriva il colpo di scena!
Manu esce fuori una foto, l'aveva trovata sul web... sbarro gli occhi... non potevo crederci!
Da un design classico fatto da ricami in ghiaccia, rose e colore rigorosamente avorio passiamo a qualcosa di completamente diverso... fresco, giovane, nuovo!
Ma la cosa che l'ha fatta un po' preoccupare è stata la mia spontanea osservazione:
-"Lo sai che mi stai chiedendo l'impossibile?"
-"Ma sai chi è l'autore di questa torta?"
Lei risponde ridendo:
-"Lety non mi fare preoccupare!"
Con molta nonchalance rispondo che se la mia torta riuscirà a somigliare minimamente a quella di Buddy Valastro, cioè' del "BOSS", mi incoronerò io stessa la BOSSessa italiana delle torte :))
Io a scopiazzare la torta del boss.. sinceramente non sapevo se piangere o ridere a crepapelle:
da quel momento ero consapevole che io e la mia torticella avremmo combattuto una sfida all'ultimo sangue!
da quel momento ero consapevole che io e la mia torticella avremmo combattuto una sfida all'ultimo sangue!
E devo dire che una battaglia è stata!
Io non ho a disposizione tutta quella strumentazione assurda per combattere contro qualcosa di cosi' imponente ma sono riuscita a spuntarla... soprattutto ho vinto contro i 36 gradi e l'alto tasso di umidità che hanno caratterizzato quella settimana; contro una forte pioggia torrenziale che il cielo ha voluto regalarmi proprio quando la torta doveva essere messa sul mezzo di trasporto... e contro i 3 piani di scale (senza ascensore) che mi destavano non poche ansie.
Come preventivato non è stato facile: le basi, le proporzioni, il rivestimento di torte quadrate... la stabilità dei piani.
Tutto era stato studiato alla perfezione ancora prima d'iniziare.
Per questa torta ho realizzato più di 100 fiori in gum paste e molti sono stati dipinti a mano.
La torta pesava circa 13 kg e a quanto pare è bastata per circa 130 persone.
E' stata un esperienza bellissima, unica!
Per giorni mi sono sentita carica di adrenalina e dopo la normale stanchezza delle giornate successive ho nuovamente voglia di rimettermi all'opera!